In questa sezione sono raccolte varie tipologie di contenuti rivolti agli insegnanti delle scuole primarie e ai loro studenti, per organizzare lezioni o laboratori incentrati sull’importanza della biodiversità e su come una corretta gestione delle foreste possa aiutare a conservarla al meglio.
Alla scoperta della biodiversità
La classe del Professor Boschetti è pronta per una nuova avventura... questa volta, alla scoperta della biodiversità! Un libro illustrato, con schede di approfondimento ed esercizi, per esplorare il tema della conservazione delle biodiversità e dell’equilibrio che la Gestione Forestale Sostenibile cerca di costruire tra esigenze ambientali, economiche e sociali. Una storia semplice, ma ricca di contenuti, per stimolare una riflessione su quanto la diversità - sia essa biologica o di altra natura - sia alla base dell’equilibro che permette al nostro mondo di funzionare al meglio.
VIDEO
Un set di video dedicati al rapporto tra la gestione forestale e la conservazione della biodiversità saproxilica, il tutto spiegato con parole semplici ed infografiche utili a rendere più facile la comprensione anche da parte dei più piccoli.
01 - La Gestione Forestale Sostenibile
03 - Legno morto e dendro-microhabitat
05 - Funghi, muschi e licheni
02 - Gli organismi saproxilici
04 - Le SHS e il network per la biodiversità
06 - Insetti, uccelli e pipistrelli
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
Galleria foto
SPUNTI ESTERNI
Alla scoperta della Selvicoltura
Scarica la pubblicazioneFumetti di Teseo
Vedi la pubblicazioneOsmodog e i piccoli abitanti delle foreste
Scarica la pubblicazioneINFOGRAFICHE
Il legno morto può assumere tantissime forme: tronchi a terra, ramaglia, vecchie ceppaie, alberi morti in piedi, tronchi ancora in piedi ma spezzati o ribaltati, parti di chioma o di tronco seccate su alberi vivi. Tutti questi elementi costituiscono dei microhabitat adatti ad ospitare o sostenere una o più specie saproxiliche. Un classico esempio è la cavità nel grande albero, quella da cui si affaccia il gufo delle storie per bambini. Quella cavità nel tronco altro non è che un microhabitat che può ospitare, oltre al gufo, anche specie di insetti, pipistrelli, funghi e tantissimi altri organismi. Altri microhabitat si trovano lungo ferite dei tronchi, magari quelle derivate da un fulmine o in cavità alla base dei fusti, che si trasformano con la pioggia in piscine ideali per organismi acquatici.
Gli organismi saproxilici trovano nel legno morto o deperente il proprio habitat o nutrimento e sono intrecciati tra loro in una fitta rete ecologica che li rende l’uno dipendente dalla presenza dell’altro. Solitamente i funghi sono i primi attori della decomposizione del legno; essi forniscono sostegno agli insetti e ad altri artropodi, che a loro volta vengono predati da uccelli, come il picchio, o da altri animali. Tutti questi organismi viventi, direttamente o indirettamente, sono coinvolti in questo grande ciclo, chiamato “ciclo del detrito”, con il quale il carbonio originariamente sequestrato all’atmosfera dagli organismi vegetali e presente nei loro tessuti è reso nuovamente disponibile. Queste specie contribuiscono quindi alla decomposizione dei tessuti vegetali rilasciando minerali e sostanza organica nel terreno e garantendo così fertilità e capacità rigenerativa dell’ecosistema.